Trionfa in un libro la memoria della Mestre di un tempo

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Tantissimi i cittadini di Marcon (molti ex mestrini) ad assistere alla presentazione di "Ghe gera na volta... in Mestre".
La copertina di “Ghe gera na volta… in Mestre”.
Domenico Renato Trabucco.

Ieri sera a Marcon (VE) la presentazione del libro “Ghe gera na volta… in Mestre” si è trasformata in una vera e propria festa nei confronti dell’autore, l’amico Domenico Renato Trabucco, alla presenza dei suoi cari e soprattutto della cittadinanza che ha partecipato davvero numerosa. Il libro lo merita (io sono di parte, lo so, ma lo confermano le centinaia di giudizi entusiasti di chi lo ha letto), un vero e proprio memoir pieno di immagini fotografiche antiche che racconta la storia di Mestre attraverso gli occhi e le esperienze dell’autore. “Non un saggio, ma un gesto d’amore verso la propria città”, come ebbi a scrivere nella presentazione al volume.

Alla realizzazione del libro ho infatti dato un contributo (tutti i dettagli li trovate nel post “Ghe gera na volta… in Mestre – Ricordi di una città che non c’è più“) senza contare che l’occasione dell’uscita del libro mi ha anche fornito lo spunto per L’Eco dell’Altana 11 – La#MESTRE del commissario Aldani.

Domenico Trabucco sul palco, mentre viene presentato al pubblico dagli amministratori della Città di Marcon: il vicesindaco Carol Misserotti e il sindaco Matteo Romanello.

Tornando all’evento, devo ammettere che Domenico è stato un inaspettato istrione della serata, che ha condotto come il più scafato dei presentatori, scardinando ogni tentativo di scaletta! Io e Lucia Cavasin (amministratrice dei gruppi Facebook Mestre Mia e Mestre immagini antiche, e la loro storia, e causa primigenia della trasformazione di una serie di post di successo in un libro) abbiamo soltanto fornito qualche testimonianza di prima mano sulla genesi del volume (ed entrambi abbiamo concordato che non ci saremmo persi l’evento per nessun motivo al mondo!).

Un momento della bella presentazione fotografica.

Alla serata ha partecipato anche Paolo Pavan, il cui immenso archivio fotografico ha contribuito ad arricchire l’apparato iconografico del libro, Andrea Baessato, della omonima e storica cartoleria di piazza Ferretto a Mestre (che frequentavo da ragazzino) presso la quale il libro è in vendita, e Carmine Castellano, che ha portato a sorpresa i saluti di Giuseppe Favero e di tutto il gruppo Facebook Amici del Petrolchimico (Domenico infatti ha trascorso la sua vita lavorativa alla Montefibre ed è proprio il Petrolchimico la ragione per cui ci siamo conosciuti) di cui mi onoro anch’io di fare parte.

Per finire voglio fare un sentito e personale ringraziamento agli amministratori della Città di Marcon, nelle persone del sindaco Matteo Romanello e del vicesindaco Carol Misserotti, per avere fortemente voluto l’evento – cui hanno presenziato -, e soprattutto ai cittadini di Marcon per la calorosa accoglienza. Grazie davvero.

Per chiudere, qualche “foto ricordo” cui tengo molto (le foto sono mie, salvo quelle in cui compaio anch’io, mi scuso se non sono in grado di creditarle correttamente…).

I tre moschettieri del gruppo “Amici del Petrolchimico”: io, Domenico Trabucco e Carmine Castellano.
Io e Domenico Trabucco.
Lucia Cavasin e Domenico Trabucco.
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