Il fondaco dei libri - La sesta indagine del commissario Aldani

Un misterioso delitto tra collezionisti di libri e bibliofili

Aprile 2015. Venezia si appresta a celebrare il cinquecentenario della morte di uno dei suoi «figli adottivi» più famosi: Aldo Manuzio, uno dei fondatori dell’editoria moderna. Tra le varie manifestazioni, nelle sale dell’ex monastero di San Giorgio Maggiore si sta aprendo un convegno internazionale di studi sull’arte di Manuzio, il cui momento più atteso dovrebbe essere il disvelamento di un raro esemplare del suo capolavoro tipografico, l’Hypnerotomachia Poliphili, stampato a Venezia nel 1499 e comparso misteriosamente sul mercato librario. A rovinare la festa, proprio il commissario Aldani, che impone la temporanea interruzione dei lavori per annunciare l’avvio di un’indagine di Polizia della massima urgenza. Uno dei maggiori esperti di edizioni aldine, un professore tedesco che si trovava in città allo scopo di intervenire al convegno, è stato infatti ritrovato cadavere. Si tratta di omicidio premeditato? Di una rapina finita male? O di una pura, e tragica, fatalità?
Aldani e la sua squadra faticano nella ricerca di informazioni utili e piste valide, in un’indagine che li vede addentrarsi in un ambiente a loro molto estraneo e ostico.  Tra accademici, antiquari, collezionisti e bibliofili, sarà necessario l’aiuto di nuovi e inaspettati collaboratori, perché Aldani possa districarsi tra mille sospetti e bugie e, non tralasciando alcun particolare, dare un senso a ogni cosa…

Titolo: Il fondaco dei libri
Autore: Michele Catozzi
Editore: TEA
Collana: Narrativa TEA
Pagine: 320
EAN: 9788850270439
Prezzo: € 16,00
Pubblicazione: 24 gennaio 2025

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L'inopportuno ritrovamento di un cadavere

«Un professore morto mentre iniziava un convegno internazionale non era un bel biglietto da visita per la città. Aldani si prefigurò quanto sarebbe giunto di lì a breve: le sollecitazioni della politica e delle istituzioni per ricucire presto e a ogni costo gli strappi nella tela della quotidiana normalità, che le anomalie nuocciono al quieto vivere, alla tranquillità dei cittadini, ma soprattutto agli affari.»

Il convegno di studi su Manuzio all'isola di San Giorgio

«Tallonato da una volante lagunare, un candido motoscafo della Polizia proveniente dall’Accademia solcava a tutta velocità e a sirene spiegate il tratto finale del Canal Grande.
Le due imbarcazioni, l’una sulla scia dell’altra, superarono la basilica della Salute, sfilarono accanto al palazzo del Seminario patriarcale e agli ex Magazzini, fino a doppiare Punta della Dogana ed entrare in Bacino, il cui azzurro abbagliante rispecchiava quello del cielo, del tutto sgombro di nuvole.
Sulla sinistra si stagliavano Palazzo Ducale e il maestoso campanile di San Marco, sulla destra l’isola di San Giorgio Maggiore con l’omonima basilica e un altrettanto imponente campanile.»

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