Dalla Nota dell’autore in calce alla prima edizione del romanzo Acqua morta:
Chiarisco subito: no, non sono veneziano, e un po’ me ne dispiace. Come il commissario Aldani, sono invece nato a Mestre, l’adorabile, sgraziata, impossibile Mestre, e lì ho trascorso infanzia e adolescenza fino ai miei vent’anni. Sono, pertanto, uno di terraferma, da sempre combattuto tra l’orgoglio del nativo continentale e la gelosia per gli indigeni lagunari. È forse così che il commissario Aldani è divenuto il mio personale strumento di rivincita nei confronti della sorte che mi ha fatto nascere mestrino.