Dal 1990 sono un giornalista pubblicista iscritto all’Ordine.
Sono stato per venticinque anni direttore responsabile della rivista mensile Auto d’Epoca, specializzata in auto storiche, pubblicazione che dal 1989 al 2000 ho curato direttamente, anche nella parte di realizzazione editoriale e grafica. La rivista, con il fascicolo di Novembre-Dicembre 2015, l’ultimo da me diretto, ha raggiunto il traguardo del trentaduesimo anno di vita e di 376 numeri pubblicati.
Per trentun anni (dal lontano febbraio 1988) non ho mancato mai l’appuntamento con i lettori scrivendo ogni mese l’editoriale fino all’ultimo, nel fascicolo di Novembre-Dicembre 2018. In totale sono stati 334 numeri della rivista! Non ho resistito alla tentazione di pubblicare sul mio blog il testo integrale del mio addio, intitolato Una lunga avventura.
Per gli amanti dell’archeologia editoriale, segnalo che nel mio blog ho ripubblicato anche un mio vecchio contributo Come il Mac conquistò una redazione comparso sull’house organ di uno dei primi Apple Centre italiani nel quale racconto il passaggio, nel 1989, dalla realizzazione “manuale” della rivista a quella informatizzata tramite Desktop Publishing (DTP) e Mac. Dalla fotocomposizione per i testi e all’impaginazione manuale attraverso le strisciate, alla impaginazione diretta tramite computer. Una vera rivoluzione, per l’epoca.
Di quando in quando ho rivisitato alcuni editoriali di Auto d’Epoca ripubblicandoli su questo sito, come ad esempio quello sull’hackeraggio delle automobili e quello sul libro/film degli Anni Sessanta Un colpo all’italiana.
