Le indagini del commissario Aldani

Il personaggio di Nicola Aldani, commissario alla Questura di Venezia, è protagonista di svariati racconti (di cui tre pubblicati) e di cinque romanzi pubblicati da TEA: Acqua morta (15 ottobre 2015), Laguna nera (13 aprile 2017), Marea tossica (10 ottobre 2019), Muro di nebbia (8 luglio 2021) e Canale di fuga (21 aprile 2023).

Dalla Nota dell’autore in calce alla prima edizione del romanzo Acqua morta:

Il personaggio di Nicola Aldani appare per la prima volta in un racconto che viene segnalato all’edizione 2000 del premio Gran Giallo Città di Cattolica. Giunge, dunque, da molto lontano e deve la sua genesi ai pensieri nostalgici di un veneziano mancato (anche se per poco), nonché mestrino errante che fuori del Veneto viene colto da sistematici rimpianti per la sua terra natale, le sue città, la sua gente. Ma soprattutto per Venezia, la Serenissima regina dell’Adriatico, potrei dire, usando un trito registro oleografico, o la città più bella del mondo, sfruttando uno dei luoghi più comuni, ma anche più veri. Per me resta un luogo seducente e indecifrabile, al pari di una Samarcanda o di una Timbuctu.
Da quel lontano 2000 il commissario Aldani ha continuato, senza fretta, a popolare racconti, fino a quella indimenticabile sera di inizio autunno del 2014, a Ravenna, in cui Nevio Galeati, Franco Forte e Annamaria Fassio, giurati di vaglia, ne hanno decretato il diritto a esistere nello sterminato universo della narrativa gialla italiana. Proprio negli stessi giorni in cui questo romanzo approdava alla dirittura finale del Torneo IoScrittore. Singolare coincidenza.

Le indagini del commissario Aldani si svolgono a Venezia, ma in un paio di casi anche a Treviso (Webcrime e Un agguato indecifrabile) e Napoli (Cartolina da Napoli).

Questo è l’elenco cronologico dei racconti (alcuni inediti) e romanzi in cui compare il commissario Aldani.


Pagine veneziane (2000)

RACCONTO
INEDITO

Segnalato al “Premio Gran Giallo Città di Cattolica” 2000.

Il motoscafo della Polizia scivolava veloce sulle acque agitate del Canal Grande lasciandosi dietro barche, gondole e vaporetti. All’una, nonostante una velatura sottile, il sole picchiava con vera insolenza. Aldani se ne stava seduto con aria infastidita impartendo ordini al cellulare.


Nebbie veneziane (2000)

RACCONTO
PUBBLICATO nell’antologia “Venerdì 13” – Editrice Il Punto – Torino 2000

Finalista al Premio “Esperienze in Giallo” 1999.

venerdi_13

Salirono sul motoscafo ormeggiato al pontile della Questura. I motori al minimo brontolavano piano. Erano le tre, la nebbia si era diradata e un pallido sole filtrava freddo e malinconico. Un’ora di tregua e poi la foschia sarebbe ricalata densa sulla città. Finché non fosse cambiato il vento.


Webcrime (2001)

RACCONTO
INEDITO

Finalista al “Premio Orme Gialle” 2001.


Cartolina da Napoli (2002)

RACCONTO
INEDITO

Finalista al “Premio Napoli in Giallo” 2002.


Pacifico assalimento (2013)

RACCONTO
INEDITO


Un agguato indecifrabile (2014)

RACCONTO
PUBBLICATO nell’antologia GialloLatino 2014, Ego Edizioni

3° classificato al Premio “GialloLatino 2014”.

GialloLatinoCover2


Carnevale di sangue (2014)

RACCONTO
PUBBLICATO in appendice al fascicolo n. 1360 de I classici de Il Giallo Mondadori, dicembre 2014 e disponibile anche in ebook.

1° classificato al Premio “Gialloluna Neronotte 2014”.

Uno scoppio squarciò il cestino porta rifiuti addossato al muro della calle, sparpagliando cartacce e lattine sui masegni. Il botto rimbalzò sui muri scrostati e sui mattoni fradici di umidità, si fece più grosso e sfogò nella calle principale accalcata di gente in costume. In pochi secondi fu il panico.


Acqua morta – La prima indagine del commissario Aldani (2015)

ROMANZO
PUBBLICATO da TEA il 15 ottobre 2015,  disponibile anche in ebook

Vincitore del “Torneo Letterario IoScrittore” 2014 su 2.300 partecipanti (con il titolo originale Acque morte). Un giallo classico ambientato a Venezia ai giorni nostri, con protagonista il commissario di Polizia Nicola Aldani.AcquaMorta-CoverMoltoBassa

Davanti ai due poliziotti il canale di Cannaregio confluiva maestoso nel Canal Grande. Furono investiti dall’aria salmastra e da quell’inimitabile rumore di fondo fatto di motori borbottanti o sguaiati, di colpi di sirena, di acque solcate e spumeggianti, di gomene in tensione, di bricole scricchiolanti, di barchini che schiaffeggiano la superficie irrequieta dei canali, di remi che vogano ritmati, di acque che sbattono incessanti le fondamenta e le rive. Il rumore di Venezia.


Laguna nera – La seconda indagine del commissario Aldani (2017)

ROMANZO
PUBBLICATO da TEA il 13 aprile 2017,  disponibile anche in ebook

Dopo Acqua morta, il secondo caso del commissario di Polizia Nicola Aldani, in forza alla Squadra mobile della Questura di Venezia.

Era quasi l’una e la familiare scivolava prudente nella corsia di sorpasso del ponte della Libertà. A quell’ora della notte il traffico era scarsissimo, complice una fitta foschia. La lama dei fari fendinebbia si frangeva contro l’oscurità lattiginosa. Nicola Aldani, commissario della Squadra mobile alla Questura di Venezia, guidava concentrato, gli occhi che scrutavano il muro davanti a sé nel timore di veder comparire all’improvviso delle luci rosse. Non restava molto spazio per i pensieri. Lo avevano chiamato a casa, la nuova casa di Mestre. Sparatoria col morto.


Marea tossica – La terza indagine del commissario Aldani (2019)

ROMANZO
PUBBLICATO da TEA il 10 ottobre 2019

Dopo Acqua morta e Laguna nera il terzo caso del commissario di Polizia Nicola Aldani, in forza alla Squadra mobile della Questura di Venezia, alle prese con i fantasmi del Petrolchimico di Porto Marghera.

Il commissario Nicola Aldani se ne stava nel suo ufficio alla Squadra mobile della Questura, imprecando contro il calorifero che, a dispetto della temperatura esterna che oscillava attorno allo zero, continuava a restare tiepido.
Era il primo mattino feriale di quella settimana assurda tra Capodanno e l’Epifania. Secondo Aldani nessuno che avesse una famiglia con bambini piccoli avrebbe dovuto lavorare in quei giorni, bensì restarsene a casa a godersi con i figli gli scampoli delle vacanze: per legge.


La tastiera vermiglia (2021)

RACCONTO
INEDITO

Il commissario Aldani indaga a Treviso.

Per riceverlo lascia la tua email

Il bacaréto era angusto e affollato di trevigiani che saturavano lo spazio sonoro con la loro parlata cantilenante. L’aria puzzava di vino, come i suoi avventori, e gli odori della cucina si attaccavano ai vestiti. Non era una trattoria, ma la versione veneta dello snack-bar e Aldani, mestrino doc che viveva da anni a Venezia, ne apprezzava volentieri le meraviglie gastronomiche.


Muro di nebbia – La quarta indagine del commissario Aldani (2021)

ROMANZO
PUBBLICATO da TEA l’8 luglio 2021

Dopo Acqua mortaLaguna nera e Marea tossica il quarto caso del commissario di Polizia Nicola Aldani, in forza alla Squadra mobile della Questura di Venezia, stavolta impegnato a catturare il serial killer delle studentesse, aiutato da una commissaria dell’UACV.

Un manipolo di sagome indistinte si muoveva attorno al cadavere con un bisbiglìo misurato che la fitta nebbia subito riassorbiva. Aveva da poco albeggiato e l’aria immobile rendeva più tangibile il gravare della foschia che ristagnava densa sull’acqua annullando i confini tra riva e canale.
Discosto dagli altri, per quanto gli permettesse il luogo, il commissario Nicola Aldani lanciò una lunga occhiata al corpo della ragazza adagiato sui masegni di un sotoportego senza uscita in riva al Canal Grande, accessibile soltanto da una stretta calle.


Canale di fuga – La quinta indagine del commissario Aldani (2023)

ROMANZO
PUBBLICATO da TEA il 21 aprile 2023

I quinto caso del commissario di Polizia Nicola Aldani, in forza alla Squadra mobile della Questura di Venezia, che stavolta collabora con il vicequestore Lena Morini dell’Antirapina per sgominare una banda che terrorizza gli alberghi di lusso cittadini.

 

Camminando lungo la fondamenta della Croce, Aldani rifletteva sui fatti del giorno prima. C’era qualcosa di strano in quel morto ripescato in laguna. Più ci pensava e più si convinceva che indagare su quel cadavere gettato in acqua sarebbe stato foriero di guai più grossi.