Ghe gera na volta… in Mestre, ricordi di una città che non c’è più

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Qualche settimana fa a Mestre è comparso sui banconi di alcuni negozi un libro di ricordi, Ghe gera na volta… in Mestre, di Domenico Trabucco. Non è il primo e non sarà certo l’ultimo a raccontare la vita cittadina nei decenni passati, ma a questo sono particolarmente legato in quanto conosco l’autore e ho collaborato alla realizzazione del libro.

La prima edizione sta riscuotendo buon interesse in città, d’altra parte il volume, ricco di ricordi di vita degli anni ’50 e ’60 e di foto antiche, tocca le corde più profonde dei mestrini.

Per scelta il libro non ha un editore e pertanto non è distribuito tramite i normali canali di vendita, ma è possibile acquistarlo nei negozi “amici” di Mestre o farselo spedire dall’autore. Gli interessati possono chiedere info via email a Domenico Trabucco: dometrabucco@gmail.com.

Gli anni ’50 e ’60 raccontati da un ragazzo di allora
che viveva nel centro di una città vivace e contraddittoria,
in tumultuoso sviluppo da miracolo economico

Tutto ciò che dovevo dire su questa cosa (e forse anche di più, ma la sintesi non è una mia dote) l’ho scritto nella presentazione al libro, alla quale rimando gli interessati, ma sappiate che essa è anche pubblicata integralmente all’interno dell’Eco dell’Altana 11 #MESTRE, insieme a un’esplicativa nota dell’autore. Sia chiaro, l’autore è Domenico Trabucco, il “ragazzo” citato in quarta di copertina è lui e i ricordi sono i suoi… 🙂

“Questo libro non è un saggio sulla storia recente di Mestre, ma un gesto d’amore verso la propria città, perché le storie che Trabucco narra sono scritte con insolita passione e, soprattutto, con rara capacità affabulatoria che va dritta al cuore dei lettori” — M.C.

Nell’Eco dell’Altana 11 dedicato a Mestre ci sono naturalmente parecchie altre informazioni interessanti, come ad esempio la risposta alla domanda: “Che legame c’è tra Mestre e lo strano trio composto dall’autore Michele Catozzi, dal commissario Nicola Aldani e dall’amico giornalista Claudio Schinco Danieli?”. Insomma, date un’occhiata all’Eco 11, merita.

 

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