Venezia, romanzi e flash mob…

0

Fra poche ore si chiude il 2016. Di solito si fanno bilanci e si mettono in cantiere nuovi progetti. Vi assicuro che il mio taccuino trabocca di note e di appunti. Per il momento, però, mi accontento di qualche nota sparsa.

Come già preannunciato lo scorso maggio, tra un paio di settimane, lunedì 16 gennaio, Acqua morta esce in edicola nella collana Italia Noir di Repubblica. Che dire, se non che sono onorato che il mio romanzo sia stato scelto per farne parte, in rappresentanza del Veneto. Altro non aggiungo…

Venezia. Per la città il 2016 è stato un anno orribile a causa della tremenda pressione turistica (a questo proposito, il 14 luglio, l’UNESCO ha dato all’Italia un ultimatum), con numerosi episodi di inciviltà che sono giunti fino ai media nazionali. Ma è stato anche un anno importante perché ha visto i veneziani residenti, stanchi di lottare per poter semplicemente vivere nella propria città, rialzare la testa. Sono fiero di aver fatto parte del gruppo di “facinorosi” cui si deve il flash mob che ha sancito la nascita lo scorso 2 luglio di #VeneziaMioFuturo, di cui ho ampiamente dato conto. L’8 settembre, tra l’altro, si è svolto su Instagram il flash mob digitale #RealisedUtopias a cui ho contribuito con una ventina di fotografie. Dateci un’occhiata… [Update 8/9/2018: a due anni di distanza ho dedicato a questo evento il post Venezia, utopia realizzata?]

In questi ultimi mesi ho ripreso a scrivere per il mio cyber progetto che ultimamente stava battendo la fiacca (per giustificati motivi gialleschi, s’intende), e conto a gennaio di pubblicare una nuova serie di storie. Avrete presto notizie. Da pigro cronico quale sono, ne ho approfittato per dare una bella revisionata al mio cyber thriller Netcrash, eliminando una serie di pecche e sistemando refusi qua e là.

Il 21 ottobre ho avuto il piacere di presentare presso la Libreria Coop di Pesaro il romanzo giallo Le parole mute del tempo pubblicato da Novecento Editore nella collana Calibro 9, dei fratelli Giovanni e Francesco Belfiori, originari di Fano (PU) e figli di poliziotto. Un romanzo ambientato nella cittadina adriatica, molto interessante e di cui mi piacerebbe scrivere più diffusamente, appena trovo un po’ di tempo. [Update 12/2/2017: il tempo l’ho trovato…]

Infine, last but not least, si avvicina il momento dell’uscita in libreria del secondo romanzo con protagonista il commissario Nicola Aldani! I lettori me lo hanno chiesto spesso: spero, quanto prima, di far avere notizie più precise in merito. Ne approfitto per ringraziare tutti coloro che hanno letto Acqua morta, soprattutto chi mi ha contattato per farmi sapere cosa pensava del romanzo. Grazie davvero.

Bene, mi fermo qui: è giunto il momento di cominciare a preparare il cenone…

A presto e buon 2017!

Previous articleL’Aqua Granda del 1966
Next articleVeneziani: luna park o terraferma?