Muro di nebbia a Venezia: presentazione con vista (laguna)

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Un luogo affascinante e dalla vissuta atmosfera marinaresca (la base nautica dell’Associazione Vela al Terzo all’Arsenale di Venezia – vedere le foto per credere), un pubblico attento e amante della laguna (alcuni dei presenti sono giunti sul posto direttamente in barca!), un tramonto infuocato sulle fondamente Nove e sull’isola di San Michele. Niente poteva guastare la prima presentazione di Muro di nebbia, a parte l’improvvido sciopero dei mezzi pubblici ACTV che ha reso la vita difficile a molti dei partecipanti, incluso il sottoscritto che ha dovuto rinunciare all’ultimo minuto a un programmato pernottamento al Lido, di fatto irraggiungibile.

L’evento, nato da un’idea di Marina Spinadin, presidente di Vela al Terzo, supportata da Cristina Giussani della libreria nautica internazionale Mare di Carta e intitolato “AVT Incontri d’autore“, si è tenuto nel tardo pomeriggio di venerdì 23 luglio, alla fine di una giornata caldissima mitigata però dall’aria della laguna nord su cui la sede si affaccia.

Quinta d’eccezione nella base nautica, una vela al terzo rossa… (foto di Yuko Shigemura)
La prova provata: pane, soppressa e prosecco! (foto di Yuko Shigemura)

Il tempo è volato, sotto le domande incalzanti di Marina, di Cristina e del pubblico. Non me ne sono nemmeno accorto, ma è arrivata presto l’ora di un fantastico “spuntino” a base di pane, soppressa e prosecco! Degna conclusione, il commissario Aldani avrebbe molto ma molto apprezzato.

È stata l’occasione per rivedere vecchi amici e per conoscere persone nuove e interessanti. Come la gentilissima Yuko Shigemura che ha scattato delle foto molto belle (lei è la bravissima fotografa “ufficiale” dell’associazione, sue sono la maggior parte delle immagini che popolano la gallery sul sito web, tra cui quelle scattate durante la famosa Red Regatta).

O come le fantastiche ragazze di “Fie a manetta” (per i foresti: Fie = ragazze), una neonata associazione tutta al femminile che si autodefinisce “la prima scuola di barca a motore gestita da donne e aperta a tutti”. Un entusiasmo contagioso, la voglia di mettersi in gioco, e l’intenzione di sfatare il cliché tutto veneziano del barchino portato dai maschi. Ma chi lo ha detto! Brave e in bocca al lupo (e complimenti per il sito… 🙂 ).

(Naturalmente, le “fie” sono giunte alla base nautica rigorosamente in barchino a motore…)

La piccola darsena di fronte alla base nautica (sullo sfondo l’isola di Murano). Il barchino rosso sulla destra è quello, inconfondibile, delle “fie a manetta”.
Lo sguardo assorto da autore impegnato, colto dall’obiettivo impietoso di Yuko Shigemura… 🙂

Dunque un pomeriggio davvero speciale, che il tramonto ha suggellato tra i miei indelebili ricordi personali.

Grazie Marina e Cristina per averlo reso possibile.

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