Il fondaco dei libri in libreria dal 24 gennaio

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Foto di Michele Catozzi

Preannunciato con largo anticipo, Il fondaco dei libri, ovvero la sesta indagine del commissario Aldani, approda finalmente in libreria il prossimo 24 gennaio.

Si tratta di un romanzo cui sono particolarmente affezionato in quanto si ispira (in maniera alquanto blanda, a dire il vero) a un racconto del 2000, il primo in assoluto in cui faceva la sua comparsa Nicola Aldani, poliziotto in forza alla Questura di Venezia.

Non mi dilungo sui particolari e rimando alle (numerose…) parole contenute nella Nota dell’autore, di cui un breve stralcio trovate in calce.

Come al solito, non svelo nulla della trama, se non che l’indagine si svolge a ridosso della festività del 25 aprile 2015:

Un misterioso delitto tra collezionisti di libri e bibliofili mentre Venezia si appresta a celebrare il cinquecentenario della morte di Aldo Manuzio con un convegno di studi in cui verrà disvelato un raro esemplare dell’Hypnerotomachia Poliphili, stampato a Venezia nel 1499.

«Un professore morto mentre iniziava un convegno internazionale non era un bel biglietto da visita per la città. Aldani si prefigurò quanto sarebbe giunto di lì a breve: le sollecitazioni della politica e delle istituzioni per ricucire presto e a ogni costo gli strappi nella tela della quotidiana normalità, che le anomalie nuocciono al quieto vivere, alla tranquillità dei cittadini, ma soprattutto agli affari.»

Aggiungo che, come racconto nella nota dell’autore in appendice al romanzo:

Se affermassi che questo romanzo affonda le radici in un racconto scritto 25 anni fa, un remoto testo in cui debuttò il commissario Nicola Aldani, poliziotto «in forza alla Questura di Venezia», direi soltanto il vero, e non sarebbe nemmeno un segreto. Ho infatti ribadito più volte – in particolare nella mia nota al romanzo Acqua morta del 2015 – che il commissario Aldani è «nato» con il racconto Pagine veneziane, con cui ho partecipato all’edizione 2000 del Premio Gran Giallo Città di Cattolica.

La genesi di quel racconto e di questo romanzo (che in realtà hanno ben poco in comune se non un incunabolo…) deve molto agli scaffali della mia biblioteca privata: a quello su Venezia, ovviamente, ma soprattutto a quello sulla storia dell’editoria e delle arti tipografiche. Essi rispecchiano le mie
passioni più antiche e Il fondaco dei libri in qualche modo ne rappresenta la sublimazione chiudendo un cerchio iniziato un quarto di secolo fa.

Anche stavolta mi piace pubblicare (in calce) la bella cover del romanzo in versione “stesa”.

Sono previste tre presentazioni, ormai tradizionali:

A Pesaro (in collaborazione con la Biblioteca Oliveriana, c/o Sala del Consiglio Comunale) il 24 gennaio alle ore 18.
A Mestre (Libreria Ubik).
A Venezia (Libreria Mare di Carta).

N.B.: aggiornerò questo post non appena saranno disponibili le info sulle date.

A presto!

 

 

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