Altana con vista, un’inedita indagine natalizia del commissario Aldani

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L'albero di Natale in Piazzetta San Marco. Foto di Michele Catozzi

In occasione di queste prossime festività di fine anno ho pensato di regalare ai lettori un breve racconto, inedito, ambientato a Venezia l’antivigilia di Natale.

Non svelerò nulla della trama, vi dirò soltanto che il commissario Aldani avrà il suo bel da fare nel cercare di prendersi come ferie proprio il giorno della vigilia.

Lo stimolo per questo racconto è venuto da un simpatico contest letterario, svoltosi lo scorso novembre, in cui l’aspetto più importante della narrazione doveva essere quello di cogliere il sense of place – il senso del luogo – di una determinata località o regione del mondo. Non ho scritto per caso sense of place: il racconto doveva essere infatti in lingua inglese!

Ancora non so bene come mai abbia deciso di mettermi alla prova…

A ogni modo, per farla breve, è andata così: ho scritto il testo in italiano (il limite di battute era molto fiscale, 2.500 parole, per cui nasce di lunghezza contenuta), poi l’ho tradotto (le 12 fatiche di Ercole…) e infine l’ho fatto rivedere a un amico madrelingua. Al contest, ahimè, il racconto non è arrivato in fondo, ma ho deciso di riprendere in mano il testo italiano togliendo qualche inevitabile ridondanza dovuta al fatto che il primo destinatario era un lettore inglese digiuno di Aldani. Risultato: Altana con vista.

Non aggiungo altro e vi lascio con questa breve citazione dal racconto:

Era una giornata gelida ma l’aria era così tersa che dall’altana lo sguardo scivolava sui tetti, oltre i campanili e le cupole, fino alla laguna, alle isole e alle barene. Sullo sfondo, da una parte, di un nitore disarmante, le Alpi si distendevano severe e se ne potevano distinguere le cime innevate: le Dolomiti con le Pale di San Martino e il Civetta, e Cima Grappa in primo piano. Dall’altra la lunga striscia del Lido e il mare Adriatico. Anche i suoni sembravano amplificati al punto che si udivano distintamente le trombe di un vaporetto in Canal Grande, il motore fuori giri di un barchino, la sirena di un’idro-ambulanza alle fondamente Nove, le campane di San Girolamo.

N.B.: il racconto inedito viene inviato soltanto ai lettori che mi hanno lasciato la propria email. Se non lo avete già fatto, potete farlo qui, se vi va:

Lasciami la tua email

Vi auguro una buona lettura e, soprattutto, di trascorrere delle festività serene.

A presto!

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