The Book of Venice: 10 racconti in inglese per 10 autori veneziani

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Con la short story “A Farewell to Venice” inserita nell’antologia “The Book of Venice” di Comma Press, il commissario Aldani – o meglio Inspector Aldani… – debutta in lingua inglese. Oltretutto, in ottima compagnia: Elisabetta Baldisserotto, Gianfranco Bettin, Annalisa Bruni, Cristiano Dorigo, Roberto Ferrucci, Ginevra Lamberti, Samantah Lenarda, Marilia Mazzeo ed Enrico Palandri gli altri nove compagni di viaggio.

Grazie a un lavoro straordinario, le due fantastiche traduttrici (entrambe veneziane), Orsola Casagrande (che è anche la curatrice del volume) e Caterina Dell’Olivo sono riuscite a conservare il mio stile, cosa affatto scontata.

Mi auto cito con le parole che ho scritto, per gentile concessione dell’amico “Schinco”, nell’Eco dell’Altana n. 3 – #FAREWELL nell’articolo così intitolato: Genesi di un racconto – A Farewell to Venice è stato scritto appositamente per l’antologia. E non è stato semplice, tra le sirene dei luoghi comuni e i problemi della città.

Come spiego, in inglese, nell’intervista a The State of the Arts (v. sotto), il racconto A Farewell to Venice è stato scritto per l’antologia The Book of Venice. Fu Orsola Casagrande a contattarmi un giorno, chiedendomi di partecipare a questa collettanea. Inizialmente ero eccitato all’idea, ma poi mi sono bloccato sulla scrittura. Ogni volta che iniziavo a scrivere una storia, mi capitava di essere puntualmente sopraffatto dall’incombere degli stereotipi di Venezia e dei suoi problemi. Non era la strada giusta. Arenato ormai da giorni e a scadenza per la consegna già trascorsa, ho infine deciso di farmi venire in soccorso dall’amico Aldani che mi ha “offerto” una delle sue storie, anche se in realtà non è una indagine vera e propria. Solo a quel punto la storia ha preso il volo e ho completato in pochi giorni il racconto.
Michele Catozzi

Per altri dettagli sul questo racconto, tra cui una serie di – credo interessanti – considerazioni sulla traduzione dei termini legati alla terminologia del genere poliziesco (tra cui per l’appunto la scelta di Inspector per commissario) vi rimando nuovamente all’Eco dell’Altana n. 3 – #FAREWELL che è dedicato quasi interamente al racconto.

Per chiudere, ecco un paio di brevi assaggi (il tema del racconto è la notizia del trasloco della Questura in terraferma).

Frammento: A bad atmosphere

‘Good morning, boss!’, a police officer greeted him with candid enthusiasm.
‘Good morning my ass, Manin.’
‘What’s going on?’
Aldani answered with a grunt, as usual. There was a bad atmosphere, and the moment a blundering colleague appeared at the door, Manin vanished, taking the colleague with him.
In the offices of the Flying Squad, it was going to be a long, tiring day’s work.

Frammento: The Toni motorboat

The motorboat pulled away from the bank and turned into the busy Rio di Noale. From there it reached the Grand Canal and turned right towards the railway station and Santa Chiara, negotiating all the comings and goings of vaporetti, motorboats and mototopi.
‘Boss, I was told they want to move (the headquarters) HQ.’
‘True.’
‘That’s not good. If I can help with something, I’m at your disposal.’
‘Thanks Vitiello. For now, I’d be content if we just got a move on,’ he said with a fatherly smile.
‘Of course, boss!’

Un’ultima annotazione: il 5 maggio si è svolto un bell’evento di lancio del libro, totalmente in lingua d’Albione, durante il quale ho dovuto dare fondo a tutte le mie risorse linguistiche per non sfigurare con gli altri due ben più ferrati colleghi autori, Ginevra Lamberti ed Enrico Palandri…

Se l’inglese non vi spaventa, ecco qui la registrazione:

 

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