Ottimo piazzamento al concorso Bigjump per il mio cyber thriller

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Si è da poco conclusa la seconda fase del contest letterario Bigjump, indetto da Rizzoli, Amazon e 20lines, cui ho partecipato con il romanzo cyber Netcrash nella sezione thriller. I giudizi dei lettori hanno portato la mia opera fino alla sedicesima posizione in classifica su circa 250 opere in gara nella sezione. Un’esperienza, al di là del piazzamento, entusiasmante e molto istruttiva.

Vediamo di cosa si tratta. Dal regolamento: “Bigjump è un contest letterario aperto a romanzi inediti o pubblicati solo tramite il self-publishing, nato da un’idea innovativa di Rizzoli, Amazon e 20lines che rende i lettori protagonisti delle selezioni. L’obiettivo è dare la possibilità agli autori di romanzi gialli (thriller), rosa e di ambientazione storica di far conoscere il proprio romanzo a un ampio pubblico di lettori giudicanti e di poter vedere la propria opera pubblicata da una prestigiosa casa editrice.”

Secondo gli organizzatori “grazie al format innovativo del concorso – un mix social ed editoriale – i lettori possono per la prima volta contribuire in maniera significativa alla selezione dei titoli più interessanti.” La votazione social non è in realtà una vera e propria novità, anche se il coinvolgimento da parte di una start-up innovativa sul social reading” (20lines) di “una prestigiosa casa editrice” (Rizzoli) e di “un grande retailer online” (Amazon) è indubbiamente un esperimento interessante.

Il contest prevedeva una prima fase con la pubblicazione dell’opera su Amazon (io ho scelto di farlo con uno pseudonimo) e la scrittura di un estratto per presentarla sul sito di 20lines, una seconda fase di selezione social tramite la quale sarebbero passate in finale le opere che avessero ottenuto più voti, letture e condivisioni da parte dei lettori della community di 20lines, e una terza fase di selezione su Amazon (ancora in corso).

La prima stesura del cyber thriller aveva partecipato nel 2012 al Torneo letterario IoScrittore indetto dal Gruppo editoriale Mauri Spagnol. I giudizi positivi dei lettori gli avevano consentito di entrare in semifinale (200 romanzi su circa 1.200).

La seconda stesura, ampiamente rimaneggiata, è invece quella che ha partecipato al Bigjump. In realtà è ancora in gara, visto che anche se è fuori dalla rosa dei primi 10 di ciascuna sezione tra i quali Rizzoli sceglierà 3 vincitori da pubblicare in ebook e tra questi il vincitore assoluto che si guadagnerà il cartaceo, è ancora in ballo una ulteriore selezione da parte di Amazon che, con propri criteri, sceglierà il “suo” vincitore. Se ne riparlerà, eventualmente, a giugno.

Dunque, la votazione social (oggetto di aspre critiche in quanto si prestava a manipolazioni e scorrettezze, al punto che 20lines è stata costretta a intervenire con decisione un paio di volte modificando l’algoritmo di valutazione) è stata per me molto soddisfacente tanto da far arrivare il mio romanzo a un soffio dalla finale, anche se non abbastanza dal farlo entrare nella rosa dei dieci. In compenso il contest mi ha costretto a misurarmi con i social network (l’odiato Facebook in primis, ma anche Twitter), oltre che con le problematiche del self publishing e dell’autopromozione (inclusa la realizzazione di un sito web e di un booktrailer…), e mi ha offerto l’occasione di conoscere persone interessanti, tra cui alcuni aspiranti romanzieri come me.

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